Home » Blog » Web Marketing » Majestic SEO: guida completa all’utilizzo
L’analisi dei backlink di un sito web è una procedura di vitale importanza in una strategia SEO. Tra gli strumenti online che consentono di farla, uno dei più utilizzati è senza dubbio Majestic SEO.
In questa guida analizziamo Majestic nelle sue funzioni principali, con un focus particolare sulle sue metriche SEO proprietarie Trust Flow e Citation Flow.
Indice dei Contenuti
Majestic SEO, più di recente noto come Majestic, è un SEO tool sviluppato nel 2008 dalla Majestic-12 Ltd e largamente utilizzato per l’analisi del profilo di backlink di un sito web.
Grazie al suo immenso database, insieme a tool come Ahrefs è uno dei più utilizzati dai SEO specialist per visualizzare l’elenco dei link in ingresso per un dato dominio per poi effettuare tutta una serie di analisi riguardanti ad esempio:
e tanto altro ancora.
Majestic è tra gli strumenti SEO che non possono mancare nella suite di un SEO specialist, in particolar modo quando si è in procinto di pianificare una campagna di link building.
Grazie al tool, infatti, è possibile effettuare un’analisi approfondita del profilo di link dei competitor, individuando così i loro link partner e la loro strategia per poi progettare una campagna dai costi mirati per ottenere migliori posizionamenti.
Majestic può inoltre essere utilizzato per individuare link provenienti da fonti di bassa qualità, come link spam ed attività di negative SEO per poi procedere con il disavow.
Principalmente è rivolto ad agenzie SEO e consulenti SEO freelance ma può essere utilizzato anche da sviluppatori, affiliate manager, analisti ed esperti di web marketing per effettuare un monitoring delle attività relative all’acquisizione di link.
Majestic mette a disposizione tre piani di abbonamento: Lite, Pro ed API. Mentre i primi due sono pensati per i consulenti SEO, il piano API è indicato per gli sviluppatori di software che intendono utilizzare le potenzialità del tool per effettuare analisi di massa.
Il piano Lite presenta un costo di circa 46 euro mensili mentre il piano Pro di circa 94 euro mensili, IVA esclusa.
Per effettuare un’analisi abbastanza completa del sito web è sufficiente il piano Lite ma se l’obiettivo è fare un’analisi molto più approfondita, soprattutto sulla storia del sito, allora occorre optare per il piano Pro.
È possibile pagare l’abbonamento online usando Paypal o le tradizionali carte di credito dei circuiti Visa, Mastercard e American Express. Per chi acquista un piano di abbonamento Lite o Pro per la prima volta è possibile richiedere un rimborso entro 7 giorni.
La popolarità di Majestic è da attribuirsi principalmente all’introduzione di due metriche SEO proprietarie: Trust Flow e Citation Flow.
Su queste metriche si basa Flow Metrics, ossia l’algoritmo di ranking di Majestic che mira a stimare la forza complessiva di un dominio o di una URL per un determinato topic. L’obiettivo è mettere a disposizione dei SEO specialist una metrica per valutare l’efficacia di un link proveniente da un determinato dominio.
Flow Metrics = Trust Flow / Citation Flow
Sostanzialmente secondo Majestic più è equilibrato il rapporto tra Trust Flow e Citation Flow e migliore è il profilo di backlink del sito web analizzato. Quindi più Flow Metrics è vicino a 1 e più è efficace un backlink proveniente da quel dominio o da quella pagina web.
Basarsi solo sulle metriche è un grosso errore in quanto:
Quindi per effettuare un’analisi che abbia un senso occorre utilizzare diversi tool in grado di analizzare il sito da diversi punti di vista e fattori per poi tracciare un punteggio di qualità. A questo va a sommarsi anche l’analisi on site del sito web. Insomma un tool non sostituisce l’occhio clinico di un consulente SEO.
Detto questo analizziamo il significato delle metriche Majestic.
Citation Flow è una metrica dal valore compreso tra 0 e 100 che misura l’influenza di un sito web o di una URL in base alla quantità di link che riceve.
A differenza di ACRank – l’antica metrica di Majestic – per poter stimare la quantità di link juice trasferita e quindi il peso del backlink, Citation Flow tiene conto:
Trust Flow è una metrica dal valore compreso tra 0 a 100 che misura il livello di autorevolezza di un sito web o di una URL in base alla qualità dei link in ingresso.
Il Trust Flow si basa sul concetto che siti autorevoli linkano siti autorevoli che a loro volta linkano siti altrettanto autorevoli. Ricevere link da fonti importanti, in topic e rilevanti, agevola ad aumentare il trust dell’intero sito web.
Gli sviluppatori di Majestic hanno selezionato manualmente centinaia di migliaia di siti web ritenuti autorevoli dai quali far partire i calcoli volti ad individuare il valore di Trust Flow.
Secondo i nostri test è più facile imbattersi in profili di link con valori di Citation Flow superiori a quelli di Trust Flow. Solitamente il rapporto tra i due non dovrebbe scendere al di sotto di 0,5. Se così non fosse è consigliato controllare per bene i link in ingresso in quanto è probabile che ci si trovi di fronte ad un sito web che ricevere molto spam.
Quindi sia Trust Flow che Citation Flow non basano il loro valore solo sul link diretto tra sito A e sito B ma per essere più precisi risalgono a ritroso tutta la catena di link per meglio stimare la distribuzione di link juice e trust, ivi compresi i link interni.
Oltre alle metriche già citate ne esiste una un po’ meno famosa ma altrettanto importante: il Topical Trust Flow. Questa metrica parte dal concetto di Trust Flow ma riferito ai vari topic trattati dal sito web.
Ad esempio un sito web generalista tratta diversi argomenti ed ha un Trust Flow complessivo. Ma quanto è autorevole per l’argomento A piuttosto che per l’argomento B? Facciamo un esempio analizzando repubblica.it.
Dall’immagine vediamo come repubblica.it presenta un Trust Flow pari a 78. Il disco che delinea il Trust Flow è verde nella maggior parte dei casi ma presenta anche altri colori. Ogni colore rappresenta una categoria di argomento, ovvero un topic diverso.
Notiamo come repubblica.it abbia un trust maggiore per tutte le pagine appartenenti alla categoria News. Cliccando su more è possibile visualizzare l’elenco completo dei topic di questo sito:
Dall’immagine si denota come il trust di repubblica.it è suddiviso per l’84,96% alla categoria Newspaper, sottocategoria di News, ed il restante 15% a tutti i rimanenti argomenti.
Quindi, secondo questo ragionamento, un link da repubblica.it avrebbe maggior peso se proveniente da una pagina della categoria Newspapers verso siti ad essa pertinenti.
Accanto ad ogni topic è possibile identificare un numero, anch’esso espresso da 0 a 100. Questo è per l’appunto il valore di Topical Trust Flow, ovvero il Trust Flow di ogni topic. Più link il sito riceve da fonti autorevoli su un preciso topic e più aumenterà questo valore per il dato argomento.
Adesso analizziamo le funzioni più importanti di Majestic per comprendere come utilizzare questo SEO tool per effettuare l’analisi del profilo di backlinks di un sito web.
Site Explorer è la funzione più importante di Majestic SEO in quanto consente in pochi secondi di avere una panoramica del dominio che si sta analizzando. La sua struttura è formata da 9 sezioni principali:
Analizziamo le varie sezioni di questa funzione in quanto quelle largamente utilizzate per effettuare un’analisi del profilo di backlink.
Come dice la parola stessa, rappresenta la sintesi dell’analisi del dominio. Quando si inserisce una URL nel Site Explorer è possibile decidere se:
A seconda della modalità scelta, Majestic presenterà metriche dal valore differente. Oltretutto è possibile scegliere tra:
Oltre alle informazioni sulle metriche è possibile visualizzare nell’ordine il:
Nel caso specifico possiamo notare come il sito, nella sua situazione recente, riceve 1.836.909 link, una media di 918 link a dominio. Il 71% dei domini presenta un indirizzo IP univoco e il 74% degli indirizzi IP appartiene a sottoreti differenti.
In questo modo possiamo avere una panoramica di quanti dei siti che linkano il sito web analizzato sono ospitati sullo stesso server o hosting provider ed in base alla loro percentuale capire se vi sono di mezzo network di siti web privati.
Oltretutto in base al numero di domini e di backlink complessivi è possibile intuire a colpo d’occhio la presenza di link di tipo sitewide, ovvero ripetuti su ogni pagina (o quasi) del sito web di origine.
Scorrendo nella pagina di sintesi è possibile visualizzare la rappresentazione grafica del Flow Metrics dato dal grafico che mette in relazione Trust Flow e Citation Flow.
Oltretutto è possibile avere una panoramica della lingua utilizzata nelle pagine che contengono backlinks, di quella della anchor text e, come già visto, del Topical Trust Flow.
Dopodiché Majestic ci mette di fronte un’analisi preliminare dei backlinks. Dal grafico in alto è possibile visualizzare la storia dei backlinks, ovvero vedere come e per quanto tempo il sito ha acquisito link in entrata.
Nel caso in esame possiamo notare un brusco calo dei link acquisiti il che potrebbe coincidere con la fine di una campagna di link building.
Altro grafico interessante è quello che mostra la percentuale di tipologia di link in entrata. Sempre nel caso in esame notiamo come un buon 68% dei link è di tipo testuale mentre il restante 32% proviene da immagini, probabilmente banner o widget.
Procedendo con lo scroll è possibile avere accesso ad un’altra panoramica, quella sui domini di provenienza. Notiamo come in questo caso:
Dulcis in fundo la sezione di sintesi relativa alle anchor text. Dalla tabella è possibile notare come le anchor text più utilizzate in questo caso sono di tipo branded, intervallate da anchor text navigazionali e manipolative.
La sezione categorie del Site Explorer riporta l’elenco completo dei topic ordinati per Topical Trust Flow.
Non c’è molto da dire per questa sezione che altro non è che una tabella dalla quale è possibile esportare i dati o filtrare qualche topic in particolare.
Da questa sezione è possibile visualizzare l’elenco dei referring domains, ovvero tutti i domini che linkano il sito web in esame.
È possibile applicare dei filtri a questa tabella, come:
Inoltre è possibile ordinare i risultati secondo due parametri a scelta tra:
È una delle sezioni più importanti del Site Explorer di Majestic e consente di visualizzare la lista completa dei backlink per il sito in analisi.
Anche in questo caso è possibile applicare dei filtri e degli ordinamenti. Nell’esempio dell’immagine precedente è stato chiesto a Majestic di visualizzare i soli link in ingresso:
e di ordinare i risultati per il Trust Flow della pagina di origine, accorpando in una sola riga diversi backlink provenienti dallo stesso dominio. In questo caso abbiamo ottenuto 1141 risultati, ovvero 1141 domini che corrispondono al filtro sopra impostato.
Tra i filtri che è possibile applicare vi sono i seguenti:
Da questa sezione del Site Explorer è possibile monitorare i link persi e i nuovi link acquisiti, il tutto in un intervallo di date.
Anche in questo caso non c’è molto da dire per questa sezione, sicuramente utile per verificare se link pagati, come ad esempio guest post, sono stati eliminati a nostra insaputa.
La sezione Anchor Text del Site Explorer di Majestic è senza dubbio una delle più importanti insieme a quella dei Backlink.
Da questa sezione è possibile avere una panoramica di come le anchor text sono state suddivise tra i vari link in ingresso e verificare così la presenza di anchor spam o uno sbilanciamento tra le anchor manipolative e quelle di brand.
Nel caso in esame, tenendo in considerazione il numero di link totali e il numero di link contenenti la parola “facile” nella anchor text, il profilo di backlink è formato da circa il 60% da link branded ed il restante 40% misto tra link di diversa tipologia, con anchor text navigazionali e manipolative.
La sezione Pagine serve a visualizzare le pagine del sito più linkate. Per ogni pagina viene indicato:
L’ultima sezione del Site Explorer è quella della Mappa che raffigura i domini geolocalizzati secondo l’indirizzo IP del server che li ospita.
Il Bulk Backlink Checker è una funzione di Majestic SEO che permette di confrontare fino a 400 URL o domini inseriti mediante copia-incolla o file CSV.
È molto utile per avere una panoramica veloce quando si effettua un’analisi comparativa dei principali concorrenti.
È possibile applicare tutti gli ordinamenti del caso presenti in tabella nonché visualizzare tabelle differenti come quella che effettua uno zoom sulla situazione dei link in entrata per i vari domini.
Majestic SEO mette a disposizione diverse altre funzioni, come ad esempio OpenApps che consente ad applicazioni terze di accedere al database Majestic. Tra quelle che è possibile utilizzare manualmente online vi sono:
Majestic è senza dubbio uno dei migliori strumenti SEO per effettuare una buona backlink analysis. Naturalmente come un qualsiasi altro tool non deve sostituire l’esperienza di un consulente SEO.
I dati ricavati da Majestic devono sempre essere confrontati con i dati ricavati da altri tool come ScreamingFrog e SEMrush affinché sia possibile avere una panoramica completa sulla salute del sito web, senza mai dimenticare di effettuare un’analisi manuale dei fattori on site.
Se sei soddisfatto di questo articolo e vuoi essere aggiornato sulla pubblicazioni di articoli simili, iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter. Se invece sei interessato a ricevere una consulenza sul posizionamento del tuo sito web allora richiedi un preventivo per una consulenza SEO.